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FuoriFuoco03

FuoriFuoco03

FuoriFuoco03
Uscire allo scoperto.
Nelle piazze il cinema italiano di qualità con Fuori Fuoco, la rassegna, ideata e organizzata da Visionaria in collaborazione col neonato Festival del Cinema di Siena Campo e Contro Campo, e curata da Giuseppe Gori Savellini. Una gustosa selezione di film indipendenti, penalizzati dalla grande distribuzione, preceduti da un’interessante carrellata di cortometraggi dell’archivio di Visionaria, che saranno proiettati, a Siena nel Cortile del Podestà in piazza del Campo e a Monteriggioni - Castellina Scalo in piazza Bersaglieri d’Italia. Gli appuntamenti, tutti a ingresso libero, sono stati arricchiti dai dibattiti che hanno seguito le proiezioni, alla presenza di registi, autori, attori e produttori.

INTERVISTA A GIUSEPPE GORI SAVELLINI, curatore della rassegna

(da: ilparere.net del 22/08/11)

 

 

 

Dal 23 di agosto inizierà la terza edizione di Fuori Fuoco, la rassegna cinematografica organizzata dall’Associazione Culturale Visionaria di Siena, che porta in piazza il giovane cinema italiano: quel tipo cinema che difficilmente vedremmo nelle sale. La selezione dei film infatti mira a dare visibilità alle opere che hanno avuto scarsa distribuzione o nate da produzioni indipendenti. Alla rassegna, come già era successo nelle passate edizioni, parteciperanno autori, produttori e attori, per creare un dibattito col pubblico e per mettere a fuoco quali sono le dinamiche produttive e distributive del cinema nazionale.
Quest’anno la rassegna è organizzata in collaborazione con i Comuni di Siena e Monteriggioni e con il neonato Festival Campo e Controcampo di Siena. Fuori Fuoco sarà il 23, 24 e 25 agosto a Castellina Scalo in Piazza Bersaglieri d’Italia, e il 30 e 31 agosto nel cortile del Podestà del Campo a Siena. Le proiezioni, tutte gratuite, saranno precedute da una selezione dei cortometraggi che hanno partecipato nel 2010 al Festival Internazionale Visionaria.
 
Abbiamo incontrato Giuseppe Gori Savellini, curatore del festival.
 
Parlaci della selezione dei film. Quali sono i criteri che hai usato e quale è il discorso che Fuori Fuoco propone al suo pubblico?
Fare una selezione di film mal distribuiti è un’operazione titanica! Il problema del nostro cinema è proprio questo: non è la produzione che manca e neppure in molti casi la qualità artistica e culturale, ma la distribuzione. Fuori Fuoco vuole essere un impegno politico verso il cinema italiano, una specifica presa di posizione: far uscire dall’ombra film meritevoli che rischierebbero di scomparire, aggirare l’imbuto della distribuzione nelle sale. E lo facciamo portando film, autori e produzioni indipendenti direttamente nelle piazze. Il criterio che usiamo è proprio questo, scegliamo quei film che hanno qualcosa da dire non soltanto tramite i loro contenuti ma anche come esperienze produttive lontane dalla produzione strutturata o dalla distribuzione del duopolio Medusa-Rai.
 
Tra i film in programma quale secondo te rappresenta di più la situazione italiana? Perché?
 
Potrei dire che tutti i film hanno una specificità in questo senso: La Pivellina nasce con una coproduzione internazionale, operazione fondamentale per produrre in modo indipendente. Oppure Pietro , film di uno dei giovani autori più importanti del nostro cinema, Daniele Gaglianone, un regista grandissimo che negli ultimi anni si è allontanato dal grande pubblico ma che finalmente sarà in concorso a Venezia quest’anno con RugginePietro è un’opera dura, a tinte fosche, inquietante, ma è anche un film prodotto con pochi mezzi ed in poche settimane e soprattutto è una produzione di Gianluca Arcopinto, il padre del cinema indipendente oramai da decenni. Poi Questo Mondo E’ Per Te , altra soluzione produttiva originale, dato che nasce in provincia, a Grosseto, e che è realizzato dagli studenti di una scuola di cinema.
 
Quali sono gli ospiti che saranno sul palco di Fuori Fuoco e quali saranno le tematiche che discuterete col pubblico?
 
Gli ospiti attesi sono la produttrice di Una Notte Blu Cobalto , Grazia Rendo e Francesco Falaschi con i suoi collaboratori della scuola di cinema grossetana che ha realizzato Questo Mondo E’ Per Te. Con loro sarà inevitabile parlare della produzione lontana anche fisicamente e geograficamente dai centri del potere cinematografico: la Rendo viene da Catania ed il suo film, esordio di Daniele Gangemi, è girato in quella città e ce la mostra in modo lontano dai clichè di una Sicilia dai colori estivi. Qua non si sente lo scirocco, ma un vento marino sporco e freddo, non c’è il sole ma una “notte blu cobalto”, appunto. Da Falaschi poi mi aspetto molto: è un regista anche amato dalla critica soprattutto dopo la sua opera prima Emma Sono Io che si mette in gioco e realizza un film poetico, un romanzo di formazione, completamente sul litorale grossetano. Il risultato è un grande film completamente indipendente, a tratti anarchico.
 
Visionaria, oltre ad essere un’associazione che da 20 anni si occupa di audiovisivo, è anche un festival di cortometraggi internazionale. C’è un legame, e se sì quale, tra il sistema produttivo e distributivo dei corti e del cinema di Fuori Fuoco?
 
I cortometraggi scontano lo stesso problema dei film selezionati per Fuori Fuoco: la non distribuzione. Io credo che se in Italia volessimo davvero intervenire per il nostro cinema, in modo netto, dovremmo partire proprio dal sistema distributivo. Un cortometraggio può essere visto soltanto nei festival specializzati, non ha un mercato, come non ce l’hanno i documentari se non sui canali satellitari. Per questo abbiniamo i nostri film ad un corto del nostro archivio, ma anche per ricostruire l’atmosfera delle vecchie sale cinematografiche quando assieme al film veniva proiettato un documentario, un cortometraggio o addirittura i cinegiornali.
 
Campo e Contro Campo e Visionaria sono due tra le realtà attualmente più attive nella nostra città per quello che riguarda il cinema. Quali sono i progetti futuri?
 
Visionaria come hai detto esiste da vent’anni e non è attiva soltanto a Siena, ma anche e sopratutto a Piombino, dove abbiamo il festival dei cortometraggi, e a Ulassai, in Sardegna, dove quest’anno abbiamo realizzato la prima edizione di un festival di documentari. Visionaria ha esperienza e voglia di rimettersi in gioco e per questo è stato facile unirci subito con il neonato Campo e Controcampo, un progetto nato per unire le realtà locali impegnate nel cinema con l’obiettivo di fare una politica culturale per la città incentrata sulle arti visive e sul cinema. Campo e Controcampo non è solo un festival internazionale (previsto per la primavera 2012) ma un calendario annuale di appuntamenti e proiezioni pensate per riportare fisicamente i senesi al cinema e per costruire una coscienza cinematografica in città. Gli appuntamenti sono molti, dopo Fuori Fuoco approderà una selezione di film italiani passati dalle rassegne collaterali di Venezia e poi un focus monografico su un giovane autore italiano.
 

 

 

 
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