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Visionaria 24 - Presentazione libro

Visionaria 24 - Presentazione libro

Visionaria 24 - Presentazione libro
Sabato 18 alle 18,30. Riflessioni attorno al neutro con Maria Cristina Addis e Maurizio Boldrini
Visionaria 24 - Presentazione libro

Il tema del festival sarà affrontato all'interno di un diaologo tra Maurizio Boldrini, docente di teorie e tecniche del linguaggio giornalistico all'Università di Siena, e Maria Cristina Addis, semiologa del centro Omar Calabrese, partendo dal libro di quest'ultima "L’Isola che non c’è. Sulla Costa Smeralda o di un’u-topia capitalista".

Al dialogo prenderanno parte anche i partecipanti al festival ed altri ospiti che porteranno una personale visione del tema del "neutro".

 

Il libro

L’isola che non c’è avvicina la celebre meta vacanziera sarda della Costa Smeralda nel quadro di un’interrogazione più generale sul potere, nel tentativo di individuare uno spazio di contributo semiotico al progetto di descriverne le positività e incrementarne l’intelligibilità. Al centro della ricerca è la relazione fra spazio e soggettività, avvicinata a partire dall’analitica del potere inaugurata da Michel Foucault e dagli studi dedicati da Louis Marin all’utopia e al discorso utopico. Sulla scia dell’analisi etnosemiotica di Disneyland tracciata dallo stesso Marin, l’analisi rintraccia parallelamente nel neo-topos Costa Smeralda un ritratto del potere, la rappresentazione e auto-rappresentazione di un’élite economica che vede i propri valori sublimati in un mito edenico avulso dalla storia, e un dispositivo di governo dei corpi, suscettibile di normare rigidamente pratiche e condotte in virtù della sua stessa natura di “messa in scena”. Diagramma comune alle due valenze è l’organizzazione dello spazio, e i “posti del soggetto” che essa prevede, impone o esclude.

 

MARIA CRISTINA ADDIS è membro del Centro di Semiotica e teoria dell’immagine “Omar Calabrese” (Università di Siena) e insegna Semiotica per il design presso l’Università iUAV di San Marino. Si addottora in Semiotica nel 2011 presso l’Università di Siena con una tesi sulle utopie architettoniche moderniste. Si occupa prevalentemente di architettura e arti viventi secondo una prospettiva che integra sguardo semiotico e studi estetico- filosofici. Ha scritto diversi saggi e articoli su riviste e volumi collettivi di semiotica e critica della cultura, e di recente ha curato insieme a Giacomo Tagliani Le immagini del controllo. Visibilità e governo dei corpi, numero monografico di Carte Semiotiche Annali (2016).

 

MURIZIO BOLDRINI Giornalista pubblicista dal 1975, diventa professionista il 12 dicembre 1980. Proprio in quest'anno inizia la sua lunga carriera giornalistica nelle redazioni di testate nazionali come quelle de L'Unità, Paese Sera, Il Manifesto. Prima ancora di diventare giornalista professionista, è sequestrato dai detenuti del carcere di San Gimignano, durante la rivolta del 1978. In seguito alla testimonianza di questa terribile esperienza, vince il "Premio Senigallia", assegnato dall'Ordine dei giornalisti ai migliori cronisti italiani. Dall'anno accademico 1996/97 insegna Teorie e Tecniche del linguaggio giornalistico e Comunicazione istituzionale all'Università degli Studi di Siena. È stato direttore del Nuovo Corriere Senese e Teleregione; ha diretto fino al 2006 il Centro Comunicazione e Marketing dell'Università degli Studi di Siena e la radio ufficiale dell'ateneo Facoltà di Frequenza. Dal 1984 al 1989 è stato il responsabile nazionale e regionale della comunicazione del Partito Comunista Italiano; ha collaborato, inoltre, con la Camera dei Deputati sui temi della comunicazione istituzionale e dell'informazione parlamentare. (da wikipedia)

 

 

 
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