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Fuori Frequenza

Fuori Frequenza

Fuori Frequenza
Fatta in collaborazione col collettivo Lu_cia, Fuori Frequenza è la sezione di Visionaria dedicata alla scoperta delle nuove esperienze dell'arte e della comunicazione. Proiezioni, incontri e letture direttamente dall'underground dell'arte.

 

LU_CIA: Collettivo Immagini Appese, nasce a Lucca nel luglio del 2001 come gruppo redazionale del “Libro Bianco G8”, che aveva il compito di raccoglie le testimonianze dei lucchesi a Genova. Composto da numerose persone con svariate professionalità, il gruppo si è poi appassionato allo studio della comunicazione e della libera informazione. Sul sito di Lu_cia si legge: - Lu_cia è per vederci chiaro. Lu_cia vuole fornire indicazioni e strumenti utili a capire come viene creata la percezione della realtà attraverso i media ufficiali e quali sono le possibili alternative mettendo in relazione il locale e il globale. Informare sull’informazione e dare voce ad argomenti di interesse socialee collettivo è lo scopo di Lu_cia. - Lu_cia si è quindi impegnata in diverse attività tra le quali l’organizzazione di un evento annuale che si svolge nel periodo estivo al circolo culturale il Mattaccio nel Comune di Capannori. L’evento, ormai giunto alla quarta edizione, prende il nome di FuoriFrequenza ed è un momento di riflessione e confronto su tematiche etico-sociali con la proiezione di videodocumentari (poco visti o censurati dai canali ufficiali) e incontri con autori, giornalisti o esperti delle tematiche trattate. Con lo stesso spirito Lu_cia intende riproporre per la seconda volta a Siena alcune delle serate di FuoriFrequenza in collaborazione con Visionaria International Video Festival.

 

PROIEZIONI:

- 08 novembre 2006, Santa Maria della Scala, Siena

Invisibili di Tania Pedroni

 

 
Flessibilità, mobilità, precarietà, disponibilità al rischio: sono le parole d’ordine del nuovo capitalismo che stanno cambiando radicalmente lo scenario del lavoro contemporaneo. E gli individui? Nel nuovo mondo flessibile, in cui tutto è a breve termine, sempre più frammentato e sfuggente, come cambiano gli individui, come si adeguano, a che prezzo? Storie di donne – e di vite - che diventano flessibili e spesso rimangono invisibili.
 
 
 
- 09 novembre 2006, Santa Maria della Scala, Siena
 
Ni Coupable, Ni Victime di Sexyshock
 
 
 
 
Bruxelles, ottobre 2005: lavoratori e lavoratrici sessuali di tutt’ Europa si incontrano, discutono, condividono, progettano, tessono reti. Tre giornate intense per parlare di lavoro sessuale, migrazione e diritti umani, l’occasione straordinaria di costruire una dichiarazione europea dei diritti di chi lavora nell’industria del sesso: un Manifesto che pone i problemi e i desideri dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso al centro del dibattito politico europeo per sottrarli alle banalizzazioni, alla criminalizzazione e al vittimismo. Frammenti di queste parole e di questi desideri sono raccolti in “Ni coupable, ni victime”: un morbido video box immerso nel tulle e nel tumulto della conferenza, una telecamera discreta a cui sono state raccontate le sfide e le sfighe di essere “sex worker” in Europa oggi, le politiche di repressione e le strategie di resistenza che ognuna mette in atto per continuare a fare il proprio lavoro. I desideri e i progetti per il futuro passano nelle parole dei e delle protagoniste,dall’attivismo, dalla costruzione di relazioni, dalla visibilità. Special guest: Scarlot Harlot & Wonder Bra.
 
info su
 
 
- 10 novembre 2006, Santa Maria della Scala, Siena
 
Souvenire Srebrenica  di Roberta Biagiarelli, Luca Rosini
 
 
 
Perché tornare a parlare di Bosnia Erzegovina 10 anni dopo il massacro? Da un po’ di tempo i balcani occupano gli ultimi posti in un’ipotetica gerarchia delle notizie. Se avessi seguito in modo acritico l’interesse giornalistico non avrei dovuto fare questo film. Invece il “caso Srebrenica” mi affascinava e mi indignava. Capivo che non era una storia chiusa. Nel dramma dei 40 mila abitanti dell’enclave protetta leggevo un tradimento, una storia di criminali impuniti e di vittime innocenti, la storia di un genocidio evitabile.
 
 
 
 

 

 
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