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Fughe e approdi

Fughe e approdi

Fughe e approdi

 

Regia: Giovanna Taviani Anno di produzione: 2010 Durata: 75' Tipologia: documentario Genere: ambiente/sociale/storico Paese: Italia Produzione: Kaos Cinematografica Distributore: Cinecittà Luce Data di uscita: 08/04/2011 Formato di proiezione: 35mm, colore
 
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Ha presentato il film la produttrice Grazia Volpi, produttrice dei fratelli Taviani

scheda su imdb

 

I confini del documentario

(da ilparere.net del 25/08/11)

 

Grande successo per la seconda serata di Fuori Fuoco – Uscire allo scoperto, la rassegna cinematografica promossa dalle associazioni Visionaria e Campo e Contro Campo di Siena. Le proiezioni, tutte gratuite, portano in piazza il giovane cinema italiano, quello di difficile distribuzione. La rassegna si svolge a Castellina Scalo (questa sera l’ultimo appuntamento, in Piazza Bersaglieri d’Italia) e Siena nelle serate del 30 e del 31 agosto nel cortile del Podestà.
 
Il Parere.Net ha partecipato alla serata dedicata al film
 
Fughe e Approdi di Giovanna Taviani, con l’ospite speciale Grazia Volpi, produttrice del film, che ha legato il suo nome ai fratelli Taviani producendone tutti i lungometraggi – a partire daSotto il Segno Dello Scorpione del 1968. Figura storica del nostro cinema, Grazia Volpi ha recentemente riportato la sua attenzione al genere documentario “tentando”, ha raccontato appassionata, “di portarne al cinema anche il lato creativo e non solo quello dell’inchiesta”.  Così Fughe e approdi rappresenta una svolta nella sua carriera di produttrice, ma è anche un momento importante del cinema nazionale, perché riattiva l’immaginario dello spettatore che si trova a rivivere le emozioni del cinema di Antonioni, Rossellini e De Seta attraverso gli occhi degli isolani, e soprattutto perché rompe dichiaratamente i confini del genere documentaristico.  Giovanna Taviani, figlia di Vittorio, comincia il suo percorso proprio come lo aveva iniziato da ragazzina recitando nel film “di famiglia” Kaos, su una barca con una vela rossa che l’accompagna sulle coste delle bellissime Eolie. La regista intervista gli abitanti delle isole che ricordano le fughe dei lavoratori costretti ad emigrare o gli approdi dei dissidenti politici in epoca fascista, quando persino la figlia del Duce, Edda Ciano, si rifugiò a Lipari iniziando una clandestina storia d’amore col partigianoLeonida Bongiorno.  Nell’arcipelago siciliano la Taviani riscopre soprattutto il suo ed il nostro amore per il cinema, che compare in alternanza alle immagini documentarie, come parte dello stesso movimento di macchina ad indicarne la profonda e mai abbandonata relazione col reale. I brani tratti da L’avventuraVulcano, Stromboli, Il Postino e Caro Diario sono solo alcuni dei film riportati in vita dall’autrice che, con quest’emozionante opera, ricorda il legame indissolubile che intercorre tra la natura, l’uomo e l’immaginario. Un filo che supera i confini del genere documentario affermando che la potenza del cinema va oltre le classificazioni – perché si nutre di storie e di emozioni, di luoghi e di persone. E’, come direbbe Pasolini, la lingua del reale.
 
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