FuoriFuoco 2017 - I film
Mister Universo (San Gimignano - 2 agosto)
di Tizza Covi e Rainer Frimmel
(Italia, Austria 2016, 90’)
con Tairo Caroli, Wendy Weber, Arthur Robin, Lilly Robin
Tairo non ha ancora 20 anni e di mestiere fa il domatore di leoni e tigri in un piccolo circo, accampato in una zona trafficata e fangosa alla periferia di Roma. Non crede al malocchio e ad altre superstizioni come la sua amica Wendy, contorsionista, ma ha un talismano da cui non si separa mai: un ferro piegato dall’uomo forte per eccellenza, il Mister Universo 1957 Arthur Robin, primo nero al mondo a conquistare questo titolo e figura leggendaria tra i circensi. Dopo un’esibizione, quando lui era piccolino, Robin glielo ha regalato. Quando il talismano scompare, forse per una ripicca tra colleghi, Tairo decide di mettersi alla ricerca del suo eroe, mentre Wendy cerca di aiutarlo a modo suo.
La stoffa dei sogni (San Gimgnano - 3 agosto)
di Gianfranco Cabiddu
(Italia 2015, 103’)
con Sergio Rubini, Ennio Fantastichini, Gaia Bellugi, Teresa Saponangelo, Renato Carpentieri
Come in una stoffa, si intrecciano le trame e i fili dei destini. Camorristi in fuga e attori in cerca di autorità si ritrovano dopo un naufragio su un’isola-carcere e si mescolano. Il teatro diventerà la zona franca in cui ciascuno potrà ritrovare se non il proprio ruolo sociale, la propria umanità.
Qualcuno anche l’amore. Shakespeare e Eduardo De Filippo si fondono in una commedia picaresca piena di colpi di scena.
Il padre d'Italia (Vagliagli, Castelnuovo Berardenga - 5 agosto)
di Fabio Mollo
(Italia 2017, 93’)
con Luca Marinelli, Isabella Ragonese, Anna Ferruzzo
Paolo ha 30 anni e conduce una vita solitaria, quasi a volersi nascondere dal mondo. Il suo passato è segnato da un dolore che non riesce a superare. Una notte, per puro caso, incontra Mia, una prorompente e problematica coetanea al sesto mese di gravidanza, che mette la sua vita sottosopra. Spinto dalla volontà di riaccompagnarla a casa, Paolo comincia un viaggio al suo fianco che porterà entrambi ad attraversare l'Italia e a scoprire il loro irrefrenabile desiderio di vivere.
Sicilian Ghost Story (Vagliagli, Castelnuovo Berardenga - 6 agosto)
di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia
(Italia 2017, 120’)
Luna, una ragazzina siciliana con la passione per il disegno, frequenta un compagno di classe, Giuseppe, contro il volere dei suoi genitori, soprattutto della rigida madre che viene dalla Svizzera, perché il padre di lui è coinvolto con la malavita. Giuseppe porta lo stesso nome di Giuseppe Di Matteo e come lui scompare misteriosamente, al termine di un pomeriggio passato insieme a Luna. Lei non si dà pace, entrando in conflitto sia con la famiglia, sia con i compagni di classe e nel crescendo drammatico del film anche con la migliore amica. La certezza che Giuseppe si possa salvare le viene dai suoi strani sogni e da un terribile evento, in cui quasi annega in un lago e le sembra di ritrovare il ragazzo in una sorta di antro subacqueo. La realtà però è assai meno magica e molto più terribile.
Settegiorni (Orgia, Sovicille - 11 agosto)
di Rolando Colla
(Italia, Svizzera 2016, 96’)
con Alessia Barela, Bruno Todeschini, Marc Barbè, Gianfelice Imparato
Ivan e Chiara si incontrano su un’isola siciliana alla prese con i preparativi del matrimonio del fratello di lui Richard, con la migliore amica di lei, Francesca. Una forte attrazione travolge i due: Ivan, ancora ferito dal fallimento del suo ultimo rapporto e Chiara, impegnata con Stefano, decidono di vivere la storia fino all’arrivo degli ospiti per la cerimonia. Nel loro piano non hanno però preso in considerazione l’amore.
La pelle dell'orso (Orgia, Sovicille - 12 agosto)
di Marco Segato
(Italia 2016, 92’)
con Marco Paolini, Lucia Mascino
Anni Cinquanta. In un villaggio nel cuore delle Dolomiti vivono Domenico, un ragazzino sveglio ma introverso, e il padre Pietro, un uomo consumato dalla solitudine e dal vino, che per campare lavora alle dipendenze di Crepaz. Il rapporto tra padre e figlio è aspro e difficile, i lunghi silenzi li hanno trasformati in due estranei.
Una notte la tranquillità della valle viene minacciata dal diaol, il diavolo, un orso vecchio e feroce che ammazza una vacca dentro una stalla. La comunità è in preda a un terrore superstizioso e non ha la forza di reagire. Una sera all’osteria in uno scatto d’orgoglio, Pietro lancia una sfida a Crepaz: ammazzerà l’orso in cambio di denaro. La sfida viene raccolta tra le risate e lo scetticismo generale.
È l'occasione che Pietro aspettava da tempo, il mattino dopo, senza dir nulla a nessuno parte per la caccia. Domenico lo viene a sapere e decide di seguirlo. A sua volta abbandonerà la sicurezza del paese per avventurarsi verso l'ignoto. Padre e figlio si immergono nei boschi, sempre più a fondo, fino ad esserne inevitabilmente trasformati. A poco a poco si riavvicinano, si riconoscono e il muro che li separava si sgretola nell’immensità della natura.
Shalom Italia (Villa a Sesta, Castelnuovo Berardenga, 19 agosto)
di Tamar Tal Anati
(Israele, Germania 2016, 70’)
La storia vede protagonisti tre fratelli (oggi di 73, 82 e 84 anni) appartenenti alla famiglia Anati, di Firenze. Nel 1943, per sfuggire alle persecuzioni razziali, la famiglia trova rifugio in un bosco fuori città, si stabilisce in una grotta di fortuna dove riesce a sopravvivere per molti mesi grazie alla complicità di alcune persone del luogo. Dopo la guerra, gli Anati si trasferiscono definitivamente in Israele. A distanza di 70 anni i tre uomini tornano oggi a ripercorrere i boschi nei dintorni di Firenze animati da un solo scopo: ritrovare la grotta che fu la loro casa e la loro salvezza.
Indivisibili (Castellina Scalo, Monteriggioni - 26 agosto)
di Edoardo de Angelis
(Italia 2016, 100’)
con Angela Fontana, Marianna Fontana, Antonia Truppo, Tony Laudadio, Peppe Servillo
Viola e Dasy sono due gemelle siamesi che cantano ai matrimoni e alle feste e, grazie alle loro esibizioni, danno da vivere a tutta la famiglia. Le cose vanno bene fino a quando non scoprono di potersi dividere... Il loro sogno è la normalità: un gelato, viaggiare, ballare, bere vino senza temere che l’altra si ubriachi... fare l’amore. “Perché sono femmina”.
Circle (Castellina Scalo, Monteriggioni - 27 agosto)
di Valentina Monti
(Italia 2016, 70’)
Tutto ha inizio con una carovana e un tendone. E sotto il tendone uomini e animali, a condividere i loro precari e faticosi destini. Stiamo parlando del più antico degli spettacoli: il circo. E dire circo vuol dire Togni, una delle più longeve e importanti dinastie circensi d’Europa. Attraverso il materiale unico dell’archivio di famiglia (dagli 8mm e Super 8 ai VHS e Mini DV) Circle disegna un racconto circolare come l’arena delle belve e le stagioni della vita. Una favola al contrario che ha per protagonisti un domatore in gabbia e una ballerina a cavallo. Circle, un eroico e faticoso viaggio attraverso città e continenti, trionfi e cadute, che traghetta la lunga carovana del circo da un passato mitico a un presente difficile, verso un futuro incerto. Una rotta rischiosa segnata dal dubbio: Il circo, sogno o utopia? E la sua sopravvivenza, dovere o incoscienza?