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PCSP – Piccola ControStoria Popolare

PCSP – Piccola ControStoria Popolare

PCSP – Piccola ControStoria Popolare
Sabato 31 ottobre alle 17,30 al Museo del paesaggio presentazione del libro "Piccola ControStoria Popolare" di Alberto Prunetti, prima dell'uscita l'autore ne parla con Maria Cristina Addis e Antonio Iannello
PCSP – Piccola ControStoria Popolare

"Piccola ControStoria Popolare" (edizioni Alegre, collana Quinto Tipo)

l'autore Alberto Prunetti presenta il suo libro, in uscita il 5 novembre, assieme a Maria Cristina Addis (Centro Omar Calabrese dell'Università di Siena) e Antonio Iannello (lavoroculturale.org).

 

Il libro:

Ribellioni, resistenze, renitenze, rivolte... Dov’è finita la Maremma raccontata dal Prunetti? Quella sì era roba pesante: gente che mangiava fiamme, sovversivi che facevano lo slalom tra rappresaglie, repressione e rastrellamenti, e qui dentro li trovi tutti, belli stipati e pronti al pum! come i chiodi e il sale grosso nella canna dell’archibugio. Anarchici e comunisti alla macchia... Gente che spara ai fascisti... Banditi che sciorinano poemi in ottava rima... Altra gente che spara ai fascisti... Disertori che nel ‘15-’18 vivono in caverne e magari li rivedi più tardi che sparano ai fascisti...
Congreghe di santi dementi che sfidano l’ordine del mondo flagellandosi per le strade, mentre altri preferiscono sfidare l’ordine del mondo sparando ai fascisti... Domenico Marchettini detto «Il Ricciolo», Robusto Biancani fu Patrizio che finì (non bene) in URSS Giuseppe Maggiori che un rapporto di polizia definisce «personaggio veramente importante per l’opera di preparazione di attentati», Chiaro Mori detto «Chiarone»... E Quisnello Nozzoli, e l’oste anarchico di Prata, e il compagno Attila... E aspetta, come si chiamava quell’altro, quello che sparava ai fascisti? Ce l’ho sulla punta della lingua...Quella Maremma non c’è più, ma PCSP la riporta in vita. Si può usare questo libro come un breviario: apritelo ogni giorno su una storia edificante a casaccio, e lasciatevene ispirare. E se vi trovate in una situazione di stallo, chiedetevi: «Che farebbe al posto mio Chiarone Mori? E Albano Innocenti?» Quella Maremma, dio madonna, non c’è più, però c’è il buon esempio. Ci sono i racconti. Le storie dei nessuno che furono davvero qualcuno. I dimenticati che han fatto la storia.
 
 
ALBERTO PRUNETTI (Piombino, 1973) ha pubblicato Potassa, Il fioraio di Perón e Amianto, una storia operaia. Traduttore e lavoratore culturale free - lance, scrive su Letteraria, Giap, Carmilla, Il Manifesto, La Repubblica edizione Firenze e altre testate.

 

 
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