Premio della Giuria
La giuria di Visionaria composta da Matteo Oleotto, Rossana Mortara, Giulio Kirchmayr, Cristina Addis e Paolo Martino hanno assegnato il premio per il miglior film a:
BioBuddy, di Jan Chramosta e Janek Cingroš, Repubblica Ceca, 2016
Per l'indubbia capacità tecnica messa a completo servizio dell'impianto narrativo. Per la storia sincera, credibile e tristemente moderna. Un cast incisivo e aderente alla situazione proposta.
Menzioni speciali a:
Framed, di Marco Jemolo, Italia 2017
Menzione speciale a Framed per l'originalità del soggetto e per il rigore registico e l'eclettismo stilistico con cui riattualizza il tema dell'autocoscienza del personaggio.
Piove, di Ciro d'Emilio, Italia 2017
Per la coraggiosa scelta del soggetto e per la folle tenerezza dello sguardo, capaci di accompagnarci ai margini della società e di farci conoscere la splendida umanità che li abita.
Confino, di Nico Bonomolo, Italia 2016
Per essere riuscito in pochi minuti a raccontare con soluzioni geniali l'intera vita di un uomo relegato dalla società, una storia drammatica disegnata con sensibilità e tratti poetici.
Premio del pubblico "Gran Visionario":
Confino, di Nico Bonomolo, Italia 2016
Premio della giuria dei detenuti del carcere di Ranza (San Gimignano):
Confino, di Nico Bonomolo, Italia 2016
La libertà non è questione di spazi. Questo ci comunica il film facendo riscoprire anche a chi vive in una situazione di limitazione che attraverso l’espressione artistica, la creatività, la volontà e l’espressione della nostra interiorità si può continuare a desiderare la libertà. La giuria ha notato in modo appassionato la forza delle immagini, delle espressioni mimiche e la metafora sul ruolo fondamentale della comunicazione interpersonale per esternare idee e sentimenti.
Premio della sezione VisionArt, assegnato da studenti e docenti del Siena Art Institute:
"The world, eight seconds", di Hassan Mokhtari, Iran.
Il gruppo ha trovato che il film avesse un fortissimo impatto. Anche se forse il film più semplice dal punto di vista visuale, l'audio è molto ben composto nella sua progressione e la sua brevità ha reso effettivamente il messaggio più potente. Una vita in otto secondi.