Non è un paese per giovani, poteva essere un altro sottotitolo dell’ottava edizione di Fuori Fuoco, che Visionaria continua a proporre in provincia di Siena per portare grandi autori indipendenti nelle nostre piazze, alla ricerca diretta del pubblico.
Non è un paese per giovani perché apriamo la rassegna con “Banat”, primo lungometraggio di Adriano Valerio che ci racconta un emigrazione verso l’est, la voglia di lavorare, di darsi da fare, ma anche la voglia di poter crescere ed amare lontano dalla precarietà che attanaglia il nostro paese, sotto ogni aspetto. Ma non è un paese per giovani neppure quello di Alaska, di Cupellini e neppure per la protagonista del bellissimo e delicato Cloro di Sanfelice. L’Italia è un paese insicuro per tutti anche in Suburra di Sollima e nei Milionari di Alessandro Piva. L’Italia è un paese alle prese con il proprio passato in Pecore in Erba, sorprendente ed ironico mokumentary di Alberto Caviglia ed è sempre il passato che impedisce di andare avanti ne L’Attesa, di Piero Messina, bellissimo e straziante. Grandissimi autori, alle prese coi primi film o vogliosi di confermarsi come nei casi di Piva, Cupellini e Sollima, per film che hanno fatto molto parlare di loro ma che si sono trovati stritolati nell’imbuto della distribuzione italiana. L’Italia non è un paese per indipendenti.
Ma un film, sosteniamo noi di Visionaria, è un’opera collettiva e nel 2016 Fuori Fuoco vuole interrogarsi anche sulla figura dell’attore, dell’interprete e perché no, del divo. Forse per la prima volta nei film in rassegna abbiamo grandi nomi del cinema italiano tra gli interpreti, da Pierfrancesco Favino ad Elio Germano, Edoardo Gabriellini e Francesco Scianna ma anche Juliette Binoche e non a caso le giornate speciali della rassegna sono dedicate a due nomi fondamentali del cinema (e dell’arte) del Novecento: Buster Keaton, di cui ricorrono cinquanta anni dalla morte, e David Bowie, scomparso proprio ad inizio 2016. A Keaton, al più grande attore del Novecento, dedichiamo due serate dentro al Castello di Monteriggioni con letture che raccontano la sua arte e proiettiamo i suoi film con musica dal vivo: due serate per due tipologie musicali diverse, il jazz (con il trio cinemusique) e la musica elettronica (con Marco Bianchiardi del gruppo berlinese The Somnambulist) e questo per dimostrare l’universalità e la versalittà del suo lavoro. A Bowie invece dedichiamo la notte delle stelle cadenti, a lui che è stato l’uomo che è che caduto sulla terra, a lui che da sempre associaciamo alle stelle e che ci ha lasciati con l’album Black Star.
Un programma denso, lungo, un programma che ci mette alla prova e che lentamente si rinnova, tenendo sempre fede a quello che è il nostro mondo, quello della sperimentazione dei linguaggi e dei cortometraggi che ancora troveranno spazio in apertura delle nostre serate.
Credits
Curato da: Giuseppe Gori Savellini
Segreteria organizzativa: Valentina Faleri e Simona Pinzuti con Mauro Tozzi e Clio Manfredi
Direzione attività tecniche e audiovisive: Roberto Dini
Allestimenti: Francesco Guasconi
Grafica e immagine: Mimmo Manes
Ufficio Stampa: Natascia Maesi
Fuori Fuoco è realizzato grazie ai Comuni di San Gimignano, Castelnuovo Berardenga, Monteriggioni e Siena per questo un ringraziamento speciale va a:
Carolina Taddei, assessore alla Cultura del Comune di San Gimignano
Francesca Vannozzi, assessore alla Cultura del Comune di Siena
Annalisa Giovani, assessore alla Cultura del Comune di Castelnuovo Berardenga
Raffaella Senesi, sindaco del Comune di Monteriggioni
Fuori Fuoco fa parte del progetto "M!ra - il cinema a Siena" ed è realizzato in collaborazione con l'associazione Campo e Controcampo - Storie di Cinema
Le serate di San Gimignano sono possibili grazie alla collaborazione del Museo del Vino di San Gimignano ed al Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador dedicato a Matteo Caenazzo.
Grazie a Silvia Signorini e Massimiliano Poli.
Un grazie infine agli autori, ai produttori ed ai distributori ed ai musicisti che saranno presenti.