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Il cinema di Daniele Vicari

Il cinema di Daniele Vicari

Il cinema di Daniele Vicari
Realizzata in collaborazione con Officine Cineclub Piombino, la rassegna " Il cinema di Daniele Vicari", ha ospitato tutti i film del regista, proiettati nei giorni precedenti alla presentazione dell'ultimo film: "Diaz. Don't clean up this blood", che ha chiuso le serate alla presenza del regista.
Partigiani (1997)

Partigiani (1997)

Di: Giudo Chiesa, Davide Ferrario, Antonio Leotti, Marco Puccioni, Daniele Vicari - Cast: Giuseppe Caderna, Gabriele Benedetti - Produzione: Intel Film - Sinossi: Il video è composto da cinque episodi, il primo dei quali è una fiction, basato su un fatto realmente accaduto. Gli episodi successivi sono documentari. Il film cerca di costruire un ritratto non sentimentale dei partigiani, delle loro storie, dei rapporti tra uomini e donne durante la Resistenza, della difficoltà di trasmettere, il sentimento antifascista ai giovani.

Comunisti (1998)

Comunisti (1998)

Di: Davide Ferrario, Daniele Vicari - Produzione: Franca Bertagnoli, Davide Ferrario per Dinosaura - Sinossi: terzo e ultimo capitolo della trilogia partigiana (dopo "Materiale resistente" e "Partigiani"), il film indaga uno uno dei delitti più clamorosi del "Triangolo della morte" del 1946-47. Una sconvolgente ricostruzione della spirale di bugie e inganni che portarono alla condanna dell'innocente sindaco comunista per l'omicidio del parroco del paese.

Non mi basta mai (1999)

Non mi basta mai (1999)

Di: Guido Chiesa, Daniele Vicari - Cast: Daniele Vicari, Vincenzo Tilafro, Ebe Matta, Piero Perotti, Pasquale Salerno, Gianna Usai - Produzione: Fandango, R&C Produzioni, Rai Cinema - Sinossi: Pietro è un animatore di gruppi di bambini. Ebe è sindacalista. Gianni fa parte di una cooperativa di pesca. Pasquale aiuta i ragazzi che sono stati in carcere nel reinserimento. Vincenzo fa parte di un'organizzazione non governativa per la cooperazione con il Terzo Mondo. Vivono o hanno vissuto a Torino e questo sembra all'apparenza l'unico dato che li accomuna. Ma nell'autunno del 1980 avevano tutti condiviso, come operai FIAT, uno dei momenti più importanti della storia italiana. per 35 giorni la FIAT non aveva funzionato a causa di uno sciopero causato da una raffica di licenziamenti.

Morto che parla (2000)

Morto che parla (2000)

Cast: Mario Cipriani, Maria Gradi, Andrea Prodan, Maurizio Petroni, Paola Cimmaruchi, Andrea Cosentino, Edoardo Fracchia - Produzione: Fandango - Sinossi: Mario Cipriani, lo Stracci de La ricotta di Pier Paolo Pasolini, ormai vecchio, rivede in sogno Welles, Pasolini, Citti e rimpiange quella carrieradi attore che aveva iniziato ma subito interrotto.

Velocità massima (2002)

Velocità massima (2002)

Cast: Valerio Mastandrea, Cristiano Morroni, Alessia Barela, Ivano De Matteo, Emanuela Barilozzi - Produzione: Fandango, Medusa Film, Tele + - Sinossi: Claudio, 17 anni, ha una aspirazione semplice: vuole fare il meccanico. Suo padre vorrebbe invece che curasse la piccola ditta di autodemolizioni che in una intera vita è riuscito a mettere in piedi, una specie di deserto rugginoso ai margini della metropoli. Il conflitto tra i due è ormai insostenibile e violento. Stefano, un trentacinquenne che possiede un'officina in riva al mare, ad Ostia, avendo bisogno di un apprendista, convince il padre a mandare in prova il ragazzo da lui. C'è chi esprime il proprio talento con l'arte, e chi con i mezzi che ha, con le cose che la vita gli ha posto dinanzi. Stefano, che frequenta il mondo notturno delle gare automobilistiche, capisce subito che Claudio ha un vero e proprio talento per i motori, una cosa che gli viene naturale e che gli permette di manipolarli con grande facilità… (fonte: cinemaitaliano.info)

L'orizzonte degli eventi (2005)

L'orizzonte degli eventi (2005)

Cast: Valerio Mastandrea, Gwenaelle Simon, Lulzim Zeqja, Giorgio Colangeli, Francesca Inaudi - Produzione: Fandango; in collaborazione con Medusa Film, Sky Cinema - Sinossi: Max, trentacinque anni, è un fisico nucleare, non ha seguito le orme della famiglia, non ha fatto l'avvocato, non ha voluto occuparsi di cantieri e tangenti e non vuole sentirne parlare neanche adesso che il padre è morto. Lavora ad un importante esperimento chiamato Helios nel laboratorio di Fisica situato dentro il Gran Sasso, viene nominato responsabile dell'esperimento. Questa per Max è l'occasione della vita, la prova fondamentale, ma la competizione al livello internazionale è spietata. Con lui nel progetto c'è Anais, una fisica francese con la quale Max ha una relazione sentimentale. Anais è innamorata, ma lucida e critica nei suoi confronti al punto da non esitare a metterlo con le spalle al muro quando si accorge che lui ha modificato i risultati dell'esperimento. (fonte: cinemaitaliano.info)

Il mio paese (2006)

Il mio paese (2006)

Produzione: Vivo film - Sinossi: Tra il 1959 e il 1960 uno dei più grandi documentaristi della storia del cinema, Joris Ievens, realizzò - su commissione di Enrico Mattei - un film dal titolo emblematico: "L'Italia non è un paese povero" . Attraverso un lungo viaggio dal Nord ormai rinato dalle macerie del secondo conflitto mondiale al Sud ancora contadino, Ivens raccontava lo sforzo dell'industrializzazione di un Paese alla vigilia del boom economico. Cosa è rimasto oggi di quel sogno? Tra il 2005 e il 2006 Daniele Vicari ha ripercorso l'Italia in senso inverso per raccontare un presente segnato dalla crisi economica e dalla perdita di competitività internazionale.

Il passato è una terra straniera (2008)

Il passato è una terra straniera (2008)

Cast: Elio Germano, Chiara Caselli, Michele Riondino, Daniela Poggi, Romina jr Carrisi, Marco Baliani, Lorenza Indovina, Valentina Lodovini - Produzione: Fandango, R&C Produzioni; in collaborazione con Rai Cinema, Armadillo Film Sinossi: Studente modello, figlio di intellettuali borghesi, Giorgio conduce la vita normale e ordinaria di un ragazzo di ventidue anni. Una vita senza crepe, almeno in apparenza, fino a quando una sera incontra Francesco. Bello ed elegante, Francesco esercita su uomini e donne un fascino misterioso e oscuro. Per vivere gioca a carte, sa vincere, ma più che fortunato è un abile baro e sembra avere in mano le chiavi per il successo. I tavoli da gioco si spostano da ville sontuose a bettole senza nome e i suoi avversari possono essere ricchi industriali o miserie umane: il risultato non cambia. In una Bari dai contorni sfocati, in cui ambienti segreti e torbidi fanno da sfondo a una quotidianità tranquilla e rassicurante, Giorgio diventa amico di Francesco e complice. (fonte: cinemaitaliano.info)

 
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