"Nei mondi virtuali il tempo è relativo. In Second Life, per esempio, un anno vissuto inworld equivale a cinque anni trascorsi all’esterno. Certi anni, poi, sono ancora più intensi e appaiono quindi assai più dilatati. Così é stato per il 2007, l’anno del boom di Second Life: l’anno dell’hype mediatico, l’anno della corsa all’oro delle aziende, l’anno dei 13 milioni di utenti, in poche parole, la Golden Age di Second Life. Un momento irripetibile, in cui l’entusiasmo portato al parossismo si è scontrato più volte con il disfattismo degli scettici a tutti i costi. Oggi, un anno dopo i trionfi e le scommesse sul futuro, Second Life non è più sovrastato dalle pesanti impalcature mediatiche costruite dai giornali e dalla televisione, da uno straordinario apparato di comunicazione che ci ha offerto per almeno dodici mesi, una sorta di meta-mondo virtuale, un universo sintetico parallelo rielaborato e riscritto da cronisti, romanzieri, blogger e curiosi del circo del web 2.0. Per mesi c’è stata quindi la doppia possibilità di vivere Second Life dal vero o virtualmente, in presa diretta o per interposta persona, seguendo le vicende di quel mondo dall’interno o dall’esterno, oppure combinando le due visioni. Adesso l’involucro mediatico che ha avvolto a lungo Second Life si è sfilacciato, molte sono le fessure nella rete della comunicazione e il mondo virtuale più famoso del mondo si sta lentamente liberando dalla sua aura mitica mediatica per diventare un mondo in carne ed ossa, alla portata di tutti. In tal modo si apre una nuova, appassionante, stagione, dove Second Life diventa appannaggio della gente, e non più dei media. In questa stagione vengono scoperti i nervi di questo mondo virtuale e si valutano le sperimentazioni di lungo corso, lontane dalle trovate estemporanee create per guadagnare qualche colonna sui magazine d’attualità. Second Life cambia registro, cambia velocità: dal ritmo sincopato degli eventi a effetto si passa al tempo lento dei progetti di lunga durata. Second Life ora non lascia più spazio alle meteore e diventa appannaggio esclusivo di chi opta per l’atteggiamento professionale, di chi usa questo mondo come uno strumento, che si dedichi all’arte o all’e-learning. Insomma, Second Life ha raggiunto la sua maturità, e, che piaccia o no, da mondo virtuale è diventato un mondo vero."
di Mario Gerosa