- Visionaria 23 — I vincitori
- Presentazione
- Visionaria 23 - Programma
- Concorso - Internazionale
- La giuria di Visionaria23
- Concorso - Visionart
- Evento speciale - Grozny Blues
- Evento speciale - LogBook Serbistan
- Evento speciale - Redemption Song
- Evento speciale - "Sostantivo plurale"
- Evento speciale - De' Soda Sisters
Concorso - Visionart
45 minutes
di Nishat Hossain, USA, 2016, 10:00 — Questo documentario auto-riflessivo e sperimentale si basa sull’osservazione dell’attore di fronte alla macchina da presa. Le istruzioni date al protagonista ricordano le performance di Yoko Ono e rivelano il voyerismo, la fisicità e il decostruzionismo tipici dell’opera di Vito Acconci.
A
di Marco Acquafredda e Andrea Montagnani, Italia, 2015 8:31 — La nascita di un'idea: dalla genesi allo sviluppo attraverso la sua piena realizzazione, fino alla fine, per una nuova rinascita. Tutto questo è descritto mediante riprese video e sintesi narrative di dipinti inediti e sculture, lavori realizzati da Marco Acquafredda.
Either / Or
di Müge Yildiz, Turchia, 2016, 3:53 — Un vecchio ascensore nella scuola di lingue KVUC di Copenaghen non si ferma mai. Il regresso della macchina ricorda il circolo vizioso di Nietzche e il concetto di ansia di Kierkegaard. Il viaggio dentro l’ascensore unita alla voce del narratore con le frasi di Kierkegaard tratte dall’Aut/Aut ricordano le sensazioni dell’autore nel momento.
Left & Right
di Camila Lima, Brasile, 2015, 3:28 — Un video per Pazes, artista brasiliano di musica elettronica con sede a Berlino. Si mettono in evidenza questioni importanti come quelle razziali e di genere,
Mirage
di Atoosa Pour Hosseini, Irlanda, 2015, 3:30 — Mirage evoca un paesaggio desertico ma è l’immagine cinematografica stessa ad essere il miraggio. Lavorando con la consistenza materica del Super 8, Mirage presenta due livelli visivi: l’immagine catturata e l’aspetto della striscia della pellicola. La relazione tra i livelli ha tanto di conflitto quanto di sostegno reciproco.
Paradise, Paradise
di Max Wilde, USA, 2016, 2:06 — Non è rimasto nessuno.
PNEUMA (triptyque)
di Antonello Matarazzo, Italia, 2015, 2:30 — Pneuma (soffio vitale) analizza la soglia tra immobilità e trasformazione, evidenziando la lenta mutazione di un ulivo secolare, rappresentato nel dettaglio del tronco in contrapposizione analogica al volto di un anziano contadino.
The Golden Fish
di Tiffany Chen, Taiwan, 2016, 5:00 — La storia parla di auto mutilazione e lo stato mentale ad esso associato.Promuove l'accettazione di stessi a prescindere del tipo di persona che pensiamo di essere.
Ridotto Mattioni
di Giulia Vallicelli e Luca Ferri, Italia 2016 10’ — Ridotto Mattioni è una sinfonia urbana circolare basata sull’opera dell'architetto Luigi Mattioni, figura di primo piano per la trasformazione di Milano nel secondo dopoguerra. Elementi architettonici affiancano elementi musicali ricorsivi, ripercorrendo i segni del mutamento della città.
Silent Masks
di Mazin M. Sherabayani, Iraq, 2016, 13’ — Solo e isolato in una terra che una volta era la culla di rappresentazioni e scultori, un artista si sforza di attrarre spettatori, mentre arti commerciali e di successo si stanno sostituendo all’estetica della sua vera arte.
Those Drawn Alive
di Jukka-Pekka Jalovaara, Finlandia, 6:20 Ogni autunno divento pesantemente lunatico. Questo a causa della diminuzione della luce. La scorsa estate ho sentito alla radio un brano chiamato “La casa dell'Alba”. Improvvisamente ero su una strada invernale, con una luce molto bassa e con un avversario impossibile contro di me –Lee Van Cleef.
Vegetation Walk
di Anouk Chambaz e Julija Paškevičiūtė, Lussemburgo, 7:20 Per fare una passeggiata: - entrare nella vegetazione selvaggia - fare un percorso, non intenzionale, ma involontariamente intenzionale -film - fare pranzo a metà strada "Credo che quello che si toglie dalla animalità del corpo si aggiunge alla bellezza della mente"