international film festival
  

VisionArt

"Vision Art, la sezione di Visionaria dedicata al video d’artista, giune nel 2007 alla sua quarta edizione, testimonia come la videoarte, seppure “inflazionata”, costituisca a tutt’oggi, a più di 30 anni dalla nascita dei primi videotapes, un medium capace di arricchire i linguaggi della visione, attraverso differenti livelli semantici."

 

Innanzitutto la selezione dei video presentati in mostra, scelti tra un numero cospicuo di produzioni internazionali, ben documenta quella coesistenza formale che costituisce oggi il variegato universo della videoarte, tra spinte narrative e visionarietà, tra documentazione e poesia.
In quest’universo espressivo dai contorni estremamente labili, tanto che si parla da anni di mixed-media, si intrecciano referenze cinematografiche e mondo dei video-clip, tra suono, immagine e parola. Ma proprio perché il mondo dei dispositivi elettronici appare oggi come il mezzo più adeguato ad esprimere la sensibilità contemporanea, immersa essa stessa per prima in un flusso caotico e incessante di suoni, di immagini e di comunicazione, il video rischia di diventare una “terra di nessuno”, un linguaggio senza codice, a disposizione di chi voglia usarlo, anche senza conoscerlo. Questo il rischio del video oggi, spesso utilizzato come pura documentazione della realtà, a volte in chiave sociologica, o come racconto narrativo autobiografico, là dove viene meno ogni principio di sperimentazione sul linguaggio e nel linguaggio del mezzo utilizzato. Al contrario i lavori selezionati per Vision Art che ho avuto il piacere di guardare nella scorsa edizione, realizzati da giovani artisti, dimostrano la persistenza del principio di ricerca che poi singolarmente ognuno ha indirizzato secondo le proprie necessità e i propri desideri: tra narrazione, visionarietà, formalismo. La specificità della videoarte risiede anche nella sua fruizione. L’opera realizzata con dispositivo elettronico richiede la figura di un fruitore “adulto”(come il “lettore adulto” di cui parla Umberto Eco), capace di decodificare, disposto a prestare attenzione, dalla percezione vigile. Si potrebbe quasi affermare che il video d’artista, se di qualità, sia un antidoto al ricorrente vuoto semantico in cui la nostra società confina l’immagine, spesso svuotata, così come il linguaggio verbale e il suono che l’accompagnano. Quest’immagine “recuperata”, lontana dal “rumore” indistinto, può essere foriera di nuovi significati e di inediti sguardi. Ma perché la visione dei video si trasformi in un momento cognitivo, è necessaria una loro corretta esposizione. Spesso male allestiti (entrano ad esempio in conflitto con altri lavori o fra di loro; i monitor sono posizionati o troppo in alto o troppo in basso), la loro lettura risulta difficile. A Piombino è stato invece concepito un allestimento che rispetta le opere e i visitatori: le 10 postazioni incastonate in una neutra pannellatura funzionale non venivano disturbate da elementi estranei e si poteva entrare agevolmente in rapporto con ogni singolo lavoro. Infine, una caratteristica del Festival di Piombino è di affidare al giudizio del pubblico la scelta dei lavori ritenuti più interessanti, mediante un questionario su cui indicare le proprie preferenze. Tale procedimento, se sicuramente nasce dall’intento didattico di riannodare il filo, a volte interrotto, tra l’arte contemporanea e i non addetti ai lavori, conferendo a questi ultimi – cioè di fatto alla cittadinanza che vede la mostra – un ruolo attivo, costituisce anche un interessante momento di verifica per le stesse opere presentate, là dove è la pubblica fruizione a giudicarle."
 
Lucilla Meloni
 
 
L’allestimento della mostra è stato curato dall’Associazione St.Art di Piombino, diretta da Pino Modica. - Interventi critici di Lucilla Meloni e Francesca Franco.

 

I film selezionati:

 

Autofocus, di Igino De Luca  ( italy 2006 )
 
 Blinds - Ciechi, di Paul Windridge  ( united kingdom 2007 )
 
 Cabinet - Armadietto, di Todd Herman  ( usa 2007 )
 
 Chinese Portraiture - Ritrattistica cinese, di Zhou Hongxiang  ( china 2006 )
 
 Discussion on death - Discussione sulla morte, di Alessandro Amaducci  ( italy 2007 )
 
 Panorama_Roma, di ZimmerFrei   ( italy 2006 )
 
 Südwest - Sudovest, di Ulu Braun  ( germany 2006 )
 
 The Oslo phone book - L'elenco telefonico di Oslo, di Eva Drangsholt  ( norway 2006 )
 
 Tilt, di Chiara Scarfò  ( italy 2007 )
 
 Urban Surfing II b/w - Surfing Urbano II b/n, di Marina Chernikova  ( russia 2007 )
 

 

 
citazione
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