LA VITA QUOTIDIANA AL TEMPO DEL WEB
"Il personale è politico" si diceva nei lontani anni '60. Quanto si auspicavano cambiamenti epocali e si agiva per realizzarli. E tutto era collettivo, tutto doveva essere pubblico e condiviso. Poi dopo le lotte arrivò il "riflusso". La voglia e la necessità, anche storica, di tornare nel personale domestico. Di vedersi in pochi, di rifugiarsi nelle campagne o in paesi lontani. Ma l'idea che il "privato è politico" non è finita. Semmai si è evoluta e ha acquistato sfumature e significati anche più profondi. E' anche nella vita quotidiana che si fa politica. Nella scelta di comprare o meno un prodotto, nella scelta di bere acqua minerale o del rubinetto, di usare l'auto o la bicicletta. Intanto è arrivata nelle case, nello spazio domestico e del lavoro, la tecnologia informatica. La connessione a Internet. Lo spazio privato connesso con altri infiniti spazi privati e pubblici. E questa connessione ha mutato la percezione di cosa è personale e di cosa è pubblico. Anche grazie a questa mutazione i comportamenti quotidiani hanno riacquistato un valore collettivo e quindi politico. La comunicazione è diventata un elemento vitale e distintivo della nostra epoca. E il fatto che sia così "facile" comunicare con persone e luoghi distanti, sia nel tempo che nello spazio, ha dato la possibilità di esprimere comportamenti e stati d'animo in forme nuove. Così oggi è possibile diventare "filmaker" con poca e spesa, tanta autoironia e quasi senza muoversi da casa. Oppure trovare davvero l'anima gemella attraverso una chat. E percepire lo spazio urbano come qualcosa di aperto e immateriale. Crearsi una "second life" tra le maglie della rete. E tutto questo è politico. Per questo il collettivo Lu_cia ha organizzato questa tre giorni di proiezioni e incontri su "la vita quotidiana al tempo del web". Anche in questo caso si potranno vedere immagini e trattare argomenti che i media ufficiali non riescono a mostrare o a descrivere con lo spazio che meritano."
Giacomo Verde
del Collettivo Lu_CIA
24 ottobre 2007 - Palazzo Appiani
Smanettoni creativi
- proizione di "Geek Geek 1 e 2"
Corto(medio)metraggi goliardico/grotteschi sulla "vita" di due geeks. Nel primo film sperano di guadagnare tramite un sito di vendita di t-shirts online, ma qualcosa andrà storto. Nel secondo Sikkolo soffre per problemi di cuore e c'è un nuovo amico. Ma in un film per geek non può esserci una vera e propria trama, quindi non resta che addentrarvi nei meandri deliranti delle nostre produzioni amatoriali.
- presentazione del libro "Io? Come diventare videoblogger e non morire da spettatore" di Bruno Pellegrini, Luca Sossella editore, 2007
"Lo spettatore è un animale morente", profetizzava Jim Morrison. Già, ma che succede se lo spettatore si evolve in "spett-attore", cioè si ribella a quello che Pier Paolo Pasolini definì come il più autoritario e repressivo dei media (la tv) e si trasforma egli stesso in un medium? Il fondatore di NessunoTV e di TheBlogTV, la prima televisione italiana fatta dagli utenti, in questo manuale di sopravvivenza spiega come non perdere l'occasione del Web 2.0. Bruno Pellegrini ci invita con chiarezza ed entusiasmo a divenire parte attiva degli Individual media (blog, videoblog, citizen journalism), per risvegliarsi dal torpore dell'ipnosi massmediatica e tornare a dire, con consapevolezza, "Io!"."
25 ottobre 2007 - Palazzo Appiani
Innamorarsi in chat
- proiezione di "E l'amore?/ The perfect fit" di Piergiorgio Gay
“Tutti sogniamo d’incontrare qualcuno che ci faccia volare. Prima o poi incontrerò anche io il mio principe azzurro” Nicole Kidman. Annunci che si possono leggere sui quotidiani, settimanali, riviste femminili dove in poche righe una persona deve fare un riassunto del proprio aspetto fisico, della propria emotività, delle sue richieste: l’anima gemella deve essere non fumatrice, o vegetariana, o amante dello sport e della cultura. Non sempre dietro questi annunci ci sono esistenze sfortunate o grandi problemi psicologogici. Spesso si tratta di professionisti affermati nel loro settore, che anzi, hanno sacrificato troppo per il lavoro e adesso si accorgono di essere soli. Forse si tratta solo di coraggiosi che non si rassegnano. Non sono soddisfatti dell’ambiente in cui vivono, delle amicizie che li circondano, e cercano in uno sconosciuto la possibilità del compagno/a ideale.
26 ottobre 2007 - Palazzo Appiani
Città immateriali
- proiezioni: