“Eri fuori a guardare? Cosa pensavi?”
L’ombra del nemico (Madsen, Danimarca 2008)
“Resta comunque abissale la differenza
morale e giuridica tra chi fa e chi lascia fare”
Primo Levi
Risulta sempre più evidente ed ingombrante il fatto che nella società attuale si vive molto spesso per dualismi, dicotomie contrapposte in cui è sempre più necessario schierarsi, prendere posizione su una o l’altra sponda. Non esiste più la varietà di scelta, la possibilità di aspettare, di analizzare, scegliere una sfumatura. O bianco o nero. Se scegli il neutro sei tagliato fuori. Questo vale in politica (le ultime elezioni americane ma non solo hanno mostrato il contrapporsi di due mondi opposti dove era impensabile non prendere parte) ma anche nella società (un’Europa che si divide sull’apertura o la chiusura delle frontiere, senza mezze misure), nella vita quotidiana (la discussione tutta italiana sui generi ne è un esempio) e nell’arte dove sempre di più vince il netto dualismo “piace” “non piace”, senza più una riflessione sui percorsi creativi.
Per questi motivi risulta sempre più interessante da raccontare ed analizzare la zona grigia. L’area del neutro di chi per scelta non si schiera sul bianco e sul nero, su posizioni nette, ma decide di osservare e prendere posizioni più sfumate, con minore protagonismo ma con maggiore cognizione e conoscenza.
Il termine “zona grigia” o il concetto stesso di “neutro” hanno spesso avuto accezioni semantiche negative, di ignavia e non partecipazione, nelle nostre intenzioni c’è invece l’opposto, dimostrare che in taluni casi – cioè quando la scelta è netta e biunivoca - non prendere una posizione è un atto politico certo, significa comunque prendere una posizione. Che sta tra il bianco e il nero.
Visonaria vuole indagare quindi questo percorso partendo naturalmente dal linguaggio delle immagini e del cinema: una zona grigia è il carcere (avremo una performance ed un cortometraggio dei detenuti), ma anche un’area di confine (con il film "Terra di transito" di Paolo Martino), un luogo che sta tra due mondi contrapposti e quindi una posizione di contatto e di conoscenza: nell’area neutra possiamo conoscere ed analizzare la storia e le ragione di due contrapposizioni.
Nei giorni del festival presenteremo quasi quaranta cortometraggi (tra competizione internazionale, video arte ed eventi speciali), un lungometraggio e un libro, organizzeremo una riflessione sul tema del neutro e daremo vita ad un esperimento tecnologico audiovisivo e porteremo sul palco l'esperienza di "Visioni in movimento", con la proiezione degli elaborati finali della residenza artistica organizzata durante l'estate lungo la via Francigena da Siena a San Gimignano.
(Giuseppe Gori Savellini)
Il festival è organizzato e prodotto dall'Associazione Visionaria in collaborazione e con il contributo del Comune di San Gimignano
Grazie all'aiuto di:
Culture Attive, Kiné, Ristorante il Feudo, Università di Siena-Santa Chiara Lab, Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Siena, Casa di Reclusione di San Gimignano.
Visionaria 2017 è fatta da:
Giuseppe Gori Savellini, direzione artistica
Roberto Dini, coordinamento generale
Francesco Guasconi, responsabile tecnico per i film in concorso
Mimmo Manes, grafica e promozione
Valentina Faleri e Celine Kraus, segreteria del festival
Natascia Maesi, ufficio stampa
Simona Pinzuti, segreteria generale
Un grazie particolare a:
Carolna Taddei, Giacomo Bassi, Ivana Bruno, Premio Mattador, Pietro Caenazzo, Laura Modolo, Luca Verzichelli, Maurizio Boldrini, Alessandro Pozzebon, Gianna Tinacci, Martina Marolda, Clio Manfredi, Renzo Barbetti, Barbara Mottola, Michelina Eremita, Jacopo FIgura, Miriam Grottanelli De' Santi, Marco Gori, Szymon Stefanek, Alessandro J. Bianchi, Marion Comici.
